Gli effetti delle pratiche di mindfulness sulla persona malata di cancro: l’impatto del programma MBSR sulla risposta immunitaria.

La diagnosi di cancro ed i trattamenti medici ad essa associati costituiscono degli eventi che possono perturbare in modo significativo la vita delle persone lasciando un impatto psicologico molto importante, tanto che è stato osservato che una parte della popolazione soddisfa i criteri diagnostici per l’ansia, la depressione, i disturbi dell’adattamento e varie altre problematiche (Ott, Norris, Bauer-Wu, 2006).

Inoltre la sofferenza fisica del paziente appare spesso molto sfaccettata, la nausea, la diarrea, la secchezza delle mucose, i dolori articolari, il dolore localizzato in certe aree del corpo e un generale affaticamento sono solo una piccola parte della sofferenza che queste persone affrontano (Ott, Norris, Bauer-Wu, 2006). Le pratiche di mindfulness possono essere utili al fine di alleviare e/o gestire gli effetti della malattia in modo da rendere il percorso di cura più sereno e efficace. Gli effetti delle pratiche in particolare hanno prodotto dei cambiamenti rispetto alla risposta immunitaria (Carlson e altri, 2007), allo stress e all’ansia (Tacon, 2006), alla depressione (Lengacher e altri, 2009), alla fatigue (Carlson e Garland, 2005) e ai problemi del sonno (Shapiro, Bootzin, Figeredo, Lopez, Schwartz, 2008). Di seguito vedremo nel dettaglio alcune ricerche sugli effetti nella risposta immunitaria.

Le ricerche in letteratura sono state effettuate utilizzando il protocollo MBSR come intervento, pertanto i risultati andranno riferiti al protocollo di Mindfulness come elaborato da Jon Kabat-Zinn.

Fin dai primi studi sullo stress condotti da Selye (1951) negli anni quaranta, è risultato come, tra il cervello e risposta immunitaria, esistano significative correlazioni e come lo stress sia in grado di determinare alcuni fenomeni precisi, quali linfocitopenia, involuzione del timo e della milza e aumentata suscettibilità a malattie infettive. L’accrescersi degli studi di psiconeuroendocrinoimmunologia, permettono di affermare che la correlazione e le modificazioni tra sistema nervoso centrale e neurovegetativo, sistema endocrino e sistema immunitario possono essere significativi negli eventi stressanti sia fisici che emozionali (Biondi M., Grassi L., 2002). Nella ricerca in ambito oncologico è luogo comune considerare la persona malata di tumore come un paziente con funzioni immunitarie compromesse, che lasciano il malato in uno stato di vulnerabilità che potrebbe consentire un’ulteriore progressione di malattia (Andersen B.L., Kiecolt- Glaser J.k., Glaser R. 1994). Ne consegue che, trovare un modo per rafforzare il sistema immunitario dei pazienti, sia molto importante sia per affrontare le terapie, sia per sperare in una prognosi più favorevole. Davidson e altri (2003) hanno studiato l’impatto del protocollo MBRS sul sistema immunitario di 49 soggetti sani. Dopo aver fatto il percorso di mindfulness gli è stato somministrato il vaccino antinfluenzale e, i risultai della cerca evidenziano che, le persone che avevano partecipato al protocollo MBSR avevano avuto una risposta immunitaria maggiore rispetto al gruppo di controllo, deducendo così che le pratiche di mindfulness potessero contribuire al miglioramento della risposta immunitaria.

Mind,Body,Spirit

Carlson, Speca, Kamala e Goodey (2004) hanno esaminato la risposta immunitaria di 59 donne con tumore al seno e 10 con cancro alla prostata. Quarantadue pazienti su cinquantanove sono stati valutati prima e dopo il percorso MBSR ed è stato osservato un miglioramento significativo della qualità di vita in generale, anche se questo non era correlato al grado di partecipazione al programma e al tempo dedicato per le pratiche a casa. Durante lo studio hanno misurato i livelli di cortisolo salivare, del Dheas nel plasma e della melanina salivare per tre volte al giorno. 58 pazienti sono stati valutati prima dell’intervento e 42 dopo. Si sono osservati significativi miglioramenti nei sintomi dello stress e nella qualità del sonno ma questi miglioramenti non sono stati correlati significativamente con il livello del programma, la frequenza o il tempo di pratica a casa. Non si sono avuti miglioramenti significativi nei disturbi dell’umore. I miglioramenti nella qualità di vita sono stati associati con una diminuzione dei livelli di cortisolo nel pomeriggio, ma non con quelli del mattino e della sera. Cambiamenti nei sintomi dello stress o dell’umore non sono risultati in relazione ai cambiamenti nei livelli ormonali. Circa il 40% del campione ha mostrato livelli anormali di secrezione di cortisolo sia prima che dopo l’intervento di MBSR, ma la distribuzione dei livelli di cortisolo di questo gruppo si è normalizzata. In generale non si sono visti cambiamenti nel DHEAS o nella melatonina. L’utilizzo del programma MBSR è stato associato con un generale miglioramento della qualità di vita e con una diminuzione dei sintomi dello stress nei pazienti con cancro alla mammella e alla prostata. Sono ipotizzabili anche dei cambiamenti positivi nel funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Ad un anno dall’intervento è stata fatta una nuova osservazione (Carlson, Speca, Faris, Patel, 2007 ), che ha mostrato una riduzione delle citochine infiammatorie e una riduzione del cortisolo salivare che si associa alla presenza di minore percezione di stress. Inoltre durante il programma sono anche diminuiti i valori della pressione sanguigna sistolica.

Tali aspetti portano gli autori a ritenere che la partecipazione ad un protocollo MBSR sia associato a un miglioramento della funzione immunitaria e alla prevenzione di malattie cardiache.

Witek-Janusek, L. e al. (2008) hanno condotto uno studio che vedeva coinvolte delle donne nelle prime fasi della malattia, in particolare affette da tumore al seno. Durante lo studio sono state condotte quattro misurazioni del livello di cortisolo nel sangue dell’ NKCA (natural killer), una prima del protocollo, una durante, una al termine e l’ultima dopo 4 settimane dalla conclusione. Nella fase iniziale dello studio, sono stati riscontrati alti dosaggi di cortisolo e bassi di NKCA sia nel gruppo sperimentale che in quello di controllo. Nelle osservazioni successive è stato osservato che le donne che avevano partecipato al protocollo MBSR, rispetto alle donne del gruppo di controllo, avevano ottenuto dei significativi cambiamenti nella loro risposta immunitaria con una riduzione della produzione di cortisolo ed una normalizzazione delle citochine e dell’NKCA. È stato inoltre osservato un miglioramento della qualità di vita e dell’utilizzo di stili di coping maggiormente adattivi.

Bibliografia

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Carlson, L. E., Angen, M., Cullum, J., Goodey, E., Koopmans, J., Lamont, L., Bultz, B. D. (2004). High levels of untreated distress and fatigue in cancer patients. British Journal of Cancer, 90(12), 2297–2304.

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Witek-Janusek, L., Albuquerque, K., Chroniak, K. R., Chroniak, C., Durazo- Arvizu, R., & Mathews, H. L. (2008). Effect of mindfulness-based stress reduction on immune function, quality of life, and coping in women newly diagnosed with early stage breast cancer. Brain, Behavior, and Immunity, 22(6), 969-981

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