Il termine Mindfulness è la traduzione in inglese della parola “Sati” in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole” o “attenzione nuda”. Il suo significato è poco spiegabile a parole perché rappresenta un atteggiamento della nostra mente ad osservare l’esperienza stessa della consapevolezza.

La pratica di questo particolare “atteggiamento della mente”, che possiamo definire anche “consapevolezza”, deriva dal buddismo theravada, una delle due maggiori correnti del pensiero buddista, diffusa da 2500 anni in Asia meridionale e sudorientale. (nonostante le pratiche di mindfulness affondino le loro radici nel pensiero buddista, il contesto di applicabilità non è associato a nessun tipo di credenza o ideologia religiosa). L’utilizzo, da parte della medicina occidentale, della Mindfulness per la promozione della salute è invece un’acquisizione relativamente recente, iniziata negli anni ’70 negli Stati Uniti.
Una delle descrizioni classiche della parola Mindfulness è quella di Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri di questo approccio: “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”. Si può descriverla anche come un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.
“La Mindfulness deve essere sperimentata, per poterla conoscere” Germer, Siegel e Fulton, 2005
La mindfulness si basa sulle pratiche di meditazione di consapevolezza e ci dona la possibilità di vivere il momento presente come un’opportunità di scoperta e di crescita lasciando andare le paure, i desideri e le aspettative che potrebbero sorgere in noi, a favore di un’apertura curiosa e accogliente di ciò che accade realmente nei nostri pensieri, nelle nostre sensazioni ed emozioni… momento dopo momento.
Donandoci questa opportunità potremmo lasciar andare gli automatismi o le abitudini che ci recano sofferenza per fare spazio a nuovi modi di stare con gli altri e con noi stessi, liberi di scegliere e accogliere ogni nuovo cambiamento in modo flessibile e armonioso.
PERCHÈ PRATICARE LA MINDFULNESS
La letteratura internazionale mostra come la mindfulness possa creare notevoli benefici, sul corpo e sulla mente, in chi la pratica. Come qualsiasi cosa noi facciamo, la mindfulness è in grado creare dei cambiamenti positivi nella struttura e nella funzionalità del nostro cervello, nel nostro sistema immunitario e in quello neuroendocrino.

Le ricerche scientifiche mostrano infatti dei miglioramenti sull’attenzione, sulla memoria, nella capacità di affrontare e regolare le emozioni difficili ed una generale capacità di gestire lo stress con una riduzione dei sintomi fisici e mentali che lo contraddistinguono, inducendo un senso di serenità e positività.
Praticare la mindfulness può essere un buon modo per prendersi cura di sé al fine di trovare un nuovo equilibrio psico-fisico. Risulta particolarmente adatta a coloro che conducono uno stile di vita stressante, hanno delle relazioni lavorative o familiari difficili o presentano dei problemi cardiaci, gastrointestinali, delle patologie croniche, dei disturbi psicosomatici, dei disturbi d’ansia o di depressione, pensieri ossessivi, problemi del sonno e di regolazione emotiva o stati di sofferenza generale.
Ogni nostro cambiamento sortisce un effetto su ciò che ci circonda, pertanto un nostro miglior stato di salute psico fisica potrà avere un effetto anche su chi ci affianca.

La pratica costante della mindfulness si è infatti dimostrata efficace nella promozione di profondi e positivi cambiamenti dell’atteggiamento, del comportamento e della percezione di sè stessi, degli altri e del mondo.
I possibili cambiamenti riguardano:
- una maggiore capacità di affrontare le situazioni difficili della vita
- una maggiore capacità di gestione dei conflitti
- consapevolezza dell’interazione mente corpo
- l’accettazione e la pazienza nei confronti del proprio stato di malattia o delle proprie sofferenze psicologiche e fisiche
- mantenimento un equilibrio interiore attraverso l’identificazione e la gestione delle emozioni e dei pensieri disturbanti
QUANDO INIZIARE UN PERCORSO DI MINDFULNESS
Quando il nostro stato di sofferenza ha bisogno di cura e ci rendiamo conto che, anche facendo del nostro meglio, ciò che facciamo per risolverlo non è sufficiente ed abbiamo bisogno di imparare un nuovo modo.
A CHI É RIVOLTO
Il percorso di Mindfulness serve a chiunque desideri (in salute o in malattia) andare oltre le proprie modalità di gestione delle situazioni difficili e raggiungere un livello più alto di benessere psicofisico.
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