La Psicoterapia cognitiva

La Psicoterapia Cognitiva ad indirizzo Costruttivista rientra nelle cosiddette terapie “comprensive”, volte cioè alla comprensione del funzionamento della persona, che si differenziano da quelle di tipo “persuasivo” che mirano invece a correggerne gli aspetti disfunzionali. Questo è un aspetto fondamentale in terapia, in quanto l’approccio cognitivo costruttivista non possiede le regole o verità per ogni individuo, ma accompagna la persona a scoprire quali sono le proprie, conducendo la persona verso la scoperta dei propri significati e dei propri modi di stare in relazione.

Ogni persona viene considerata un “sistema” che tende all’equilibrio (dinamico e progressivo). L’equilibrio è sia interno, tra le sensazioni, le emozioni, i pensieri, i comportamenti e i desideri, sia esterno, derivante dall’interazione con il mondo fisico e relazionale. La visione della realtà e l’immagine che ognuno ha di sé sono sempre soggettivi e relativi, in altre parole ognuno di noi porta con sé il suo unico e vero modo di stare al mondo.

Ogni persona costruisce e co-costruisce sé stessa e la propria realtà attraverso una “mappa di significati” personali che le consentono di vivere in quello che sperimenta come il suo mondo. Tale costruzione si attua mediante un processo che si compie durante l’intero ciclo di vita. In tale processo di costruzione di sé e del mondo le esperienze precoci e la reciprocità relazionale sperimentate nei legami di attaccamento influenzano fortemente l’individuo.

L’obiettivo della terapia è il cambiamento attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dei processi che hanno reso difficile dare significato a ciò che accade modulando le emozioni, che hanno il contenuto informativo più significativo riguardo a quali siano gli aspetti dell’esperienza che non riusciamo a mettere a fuoco, a riconoscerci ed autoriferirci. La terapia è come una continua scoperta, a volte dolorosa e a volte gradevole; ma la strada conduce verso una sempre maggiore libertà di essere chi siamo e divenire sempre più consapevoli di noi stessi.

L’accento dell’intervento si incentra sul qui ed ora, il vissuto soggettivo che scaturisce da fatti quotidiani tanto quanto dalla storia di vita. Il cambiamento avviene mediante un passaggio graduale ad un nuovo equilibrio che ci permette di dare senso e significato all’esperienza, attraverso un percorso che, nel rispetto dei nostri tempi, favorisce la conoscenza di sé.

Lo strumento che si utilizza è il colloquio clinico che, insieme alla relazione tra noi e il terapeuta ci permette di auto-osservarci anche attraverso nuove prospettive.

 

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